Roma, 1 feb. (Adnkronos) – A partire dal 1 gennaio di quest’anno le pubblicazioni effettuate su carta non hanno più valore legale. Il che vale anche per le tradizionali pubblicazioni di matrimonio che, se affisse su foglio di carta fuori dal Comune, sono a rischio di nullità. E’ infatti entrato in vigore l’art. 32 della Legge n. 69/2009, che reca disposizioni finalizzate all’eliminazione degli sprechi. Grazie a questa ”rivoluzione digitale spariscono così – sottolinea una nota del ministero per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione – fogli e foglietti affissi da decenni con le ‘puntine’ su migliaia di Albi pretori”. ”Le amministrazioni pubbliche sono infatti obbligate a pubblicare sul proprio sito Internet (o su quello di altre amministrazioni affini o associazioni) tutte le notizie e gli atti amministrativi che necessitano di pubblicità legale: bandi di concorso, permessi di costruzione, delibere del Consiglio e della Giunta comunale, elenco dei beneficiari di provvidenze economiche”, ricorda la nota. Anche le pubblicazioni di matrimonio devono quindi comparire ”esclusivamente su Internet. In caso di inosservanza, ai sensi dell’art. 99 del Codice civile la cerimonia – ribadisce il ministero – non potrà essere celebrata. E qualora questa avvenga lo stesso, il matrimonio non sarà nullo né annullabile ma a carico degli sposi e dell’ufficiale di stato civile potrà essere comminata una sanzione amministrativa che va da 41 a 206 euro”. Per quanto riguarda i bandi di gara (”procedure a evidenza pubblica”) e i bilanci, lo switch-off completo al digitale e’ invece stabilito al 1 gennaio 2013. Nel frattempo la pubblicazione online di questi atti accompagnerà quella cartacea secondo modalità operative che verranno definite nei prossimi giorni con un decreto del Presidente del Consiglio, su proposta del ministro Brunetta e di concerto con il ministro Matteoli (nelle materie di propria competenza).