Sono giovani, intorno ai 30 anni, in coppia ma anche single, e più spesso uomini gli italiani ‘drogati di sesso’. “Abbiamo condotto uno studio in parallelo con colleghi svedesi, su 400 connazionali e altrettanti nord-europei di 20-30, uomini e donne. Scoprendo che circa il 10% è sessomaniaco, e il 20% ha comportamenti a rischio”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Chiara Simonelli, docente di psicologia dello sviluppo sessuale alla Sapienza di Roma, anticipando i risultati di una ricerca condotta per far luce su un fenomeno “in continua crescita”. “Abbiamo visto così che, in una popolazione giovane e molto attiva online, per ogni donna ‘drogata di sesso’ – dice Simonelli – ci sono quattro uomini con lo stesso problema. E se questi ultimi ricorrono molto più spesso a strumenti come riviste e film hard, le prime prediligono decisamente le chat room”. ‘Stanze virtuali’ usate per flirtare e ‘agganciare’ potenziali partner, con cui vivere incontri reali. “Ci ha colpito molto il fatto che essere single o in coppia non fa differenza. Insomma, il sesso si cerca fuori casa anche se non manca nelle mura domestiche”. “Inoltre si è visto che nel 10% dei sessomaniaci la smania per il sesso è già arrivata a fare i primi danni, sul piano personale, ma anche lavorativo. E sono numerosi i giovani con comportamenti al limite, che – conclude – rischiano di cadere in questa forma di dipendenza”.